Caos calmo


di TITIO


Tutti riconfermati. Da Salvatori, autore di una campagna acquisti quest’anno disastrosa ad eccezione di uno-due colpi, a Ricci, d.g. assolutamente inesperto in materia calcistica. Tutti felici e contenti? Nossignore, perché nessuno sotto le due Torri ci sta a trascorrere una stagione tormentata e asfissiante come l’ultima appena finita.
Riconfermare tutti i membri di uno staff societario quest’anno davvero insufficiente, che è riuscito a sbagliare anche l’impensabile, non è un’iniezione di entusiasmo per il futuro; si parlava tanto di Zanzi o Lucchesi come nuovo direttore generale, di Marino come nuovo d.s., invece nulla: nessun volto nuovo per iniziare un nuovo ciclo. “ Zeru ottimismo” direbbe lo Special One.
E anche la riconferma sulla panchina di Papadopulo ( al quale va comunque riconosciuto il merito dell’impresa di aver centrato la salvezza) è, in qualche modo, un segnale che il progetto non c’è, perché se si vuole aprire un ciclo, non lo si fa di certo con un tecnico che ha già passato la soglia dei 60 anni, ma con un giovane, alla Mazzarri o alla Zenga.
I tifosi, capita la situazione, hanno già espresso tutto il loro disappunto per la riconferma del duo Ricci-Salvatori; a quanto pare, questo storto campionato non è servito alla Menarini per fare esperienza, ma anzi: le ha fatto pensare che in fin dei conti i suoi uomini abbiano lavorato bene e che la squadra si sia salvata per meriti propri e non grazie al Milito di turno che va a segnare al 93’all’Olimpico. Il fatto è che ormai, a Bologna, non si fa un progetto serio da fin troppo tempo: l’ultimo fu Gazzoni, che riportò in soli 4 anni, la squadra dalla serie C all’Intertoto. Si spera, almeno, che la società cambi i calciatori, a parte 7-8: sennò, sono davvero guai!

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