Bologna, ecco il progetto

Ora, a salvezza acquisita, si può pensare al futuro.
Sia chiaro: io un altro anno così non lo voglio fare. Ecco quindi le mosse per fare un campionato decente e, magari, puntare anche ad un posto europeo.
In primis rivoluzione nell'assetto tattico societario: nuovo d.g.(Ricci ricoprirà altre cariche amministrative) e nuovo d.s.(Salvatori, a parte Di Vaio, non ne ha azzeccata una).
Zanzi del Siena e Marino del Napoli: questi i due nomi per ricoprire tali incarichi.
Poi, chi siederà sulla panchina? Sarà confermato Papadopulo? Se sì, ok, se no, assolutamente uno tra Zenga o Mazzarri.
Capitolo giocatori:
PORTIERI: Antonioli, ormai alla soglia dei 50 anni se ne andrà, da vedere se Colombo sarà promosso a numero 1 oppure sarà acquistato uno tra Pelizzoli o De Sanctis. Promosso Campironi in prima squadra come terzo
DIFENSORI: assolutamente via Lanna, Castellini, Rodriguez e Belleri. Serve un terzino forte destro(Zaccardo) ed uno sinistro(Zuniga sarebbe il massimo). Zenoni rimane come riserva, promosso in prima squadra Bassoli, ok come centrali Britos, Terzi e Moras, con magari un altro in aggiunta di esperienza, come Stovini o Natali
CENTROCAMPO: via Confalone, Cesar, Volpi e Mutarelli. Confermati Mingazzini, Mudingay, Casarini, Amoroso, Bombardini, Paonessa. Ok Valiani, non saprei Coelho.
Da prendere un regista ( Genevier del Pisa), un altro centrocampista duro(Barone) e uno di fascia( Guberti in scadenza col Bari)
ATTACCO: via Adailton, Bernacci e Marazzina. Scontato Di Vaio, puntare su Osvaldo. Da prendere Meggiorini del Cittadella e Cruz

Anno terribile, ma ce l'abbiamo fatta


Incredibile, ce l'abbiamo fatta.

Fortuna, certo, ma alla fine della fiera la classifica recita che noi siamo salvi a quota 37 e che il Toro è a quota 34, che vuol dire serie B.

Un cambio di società estivo( prima il sogno Tacopina, poi i Menarini dopo Cazzola) ed una squadra fatta e costruita male, senza logica: queste le premesse di una stagione tanto sofferente ed agognata. Già, perchè nonostante la salvezza, è stata un'annata in ogni senso.

Tre sudamericani sconosciuti, un paio di ex campioni, un presunto Airone del goal, un giocatore bravino ma pagato troppo e l'unico vero acquisto azzeccato: Marco Di Vaio.

L'illusoria vittoria di Milano, poi la sconfitta casalinga con l'Atalanta: quel giorno capii il vero valore di questa squadra. Tanto è vero che il povero Arrigoni, l'eroe che ci aveva portato in A dopo 3 anni di purgatorio, durò solo poche giornate, tradito da alcuni giocatori che aveva sopravvalutato e da alcuni che gli remavano contro.

Via il romagnolo, dentro il serbo: Sinisa mi aveva convinto, era riuscito ad infilare 9 match senza ko riuscendo quasi a dare un'identità precisa alla squadra. Poi, a gennaio, inizia il lento declino: la cosiddetta campagna di riparazione è un disastro, il tecnico aveva chiesto Balotelli, Dacourt e Rivas, invece arrivano Osvaldo(7 milioni..............), Belleri e Mutarelli, senza scordare anche la barzelletta Cesar.

L'ex vice del Mancio, poco alla volta, comincia a perdere di mano la squadra, arrivano sconfitte inaspettate, con i giocatori che non s'impegnano più fino al disastro totale: 1-4 in casa col Siena.

Altro cambio: via il serbo, dentro il papa, esperto di promozioni e di salvezze, ma salvare questi morti non sarebbe facile per nessuno. L'inizio è da brividi: altro 4-1, stavolta preso dal Palermo.

Poi, la scossa: nelle restanti partite, la squadra ha uno scatto d'orgoglio perdendone una sola, pareggiandone due e vincendone ben 3, fino al successo odierno, che c'ha regalato la permanenza in A. Un grosso ringraziamento, però, va anche dato al Genoa ed a Milito: senza la loro super partita col Toro alla penultima, non ce l'avremmo mai fatta.

Noi ringraziamo.........e ci salviamo.

Lippi, stavolta l'hai fatta grossa


23 goal non bastano.
Essere quasi capocannoniere non è sufficiente.
Cosa deve fare Marco Di Vaio per essere convocato in nazionale? Segnare 60 reti?
Quel coglione di Lippi ne ha fatta un'altra delle sue, convocando della gente improponibile(Mascara, solo per il goal da metà campo, Biagianti, che non so manco dove gioca, Pelissier che ha fatto la "bellezza" di 9 goal)e lasciando a casa, oltre che a San Marco, anche un altro grande, cioè Antonio Cassano.
Lippi c'hai rotto i coglioni...........FORZA BRASILE

GRAZIE PRINSIPE

"La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita" questo è quello che avrebbe pensato Forrest Gump al termine di questa incredibile 37esima giornata del campionato di serie A nella quale, a 90' minuti dalla fine siamo incredibilmente al quart'ultimo posto, che vuol dire salvezza. Ma partiamo dall'inizio: invasione di massa al Bentegodi di Verona( 6000 circa, tra cui il sottoscritto), con il popolo rossoblù che, nonostante la situazione sia critica(il Toro ad un punto che gioca in casa contro il mite Genoa, con cui è pure gemellato), vuole seguire la sua squadra fino alla morte, fino all'inferno. Dall'altra parte un Chievo bisognoso di un solo punto per salvarsi.
15 in punto: inizia la girandola di emozioni. E dopo neanche 20 minuti mi vengono i brividi: si fa male Moras, entra nientepopodimeno che il "redivivo" Cesar, che già in molti davano per disperso.
E' la mezz'ora, il Genoa passa in vantaggio con il Principe Milito, a Verona non succede niente, si capisce che finirà in pareggio; così mi concentro con tutte le mie forze sulla sfida dell'Olimpico ed ecco che, dopo soli cinque minuti, pareggiano i granata.
"Ecco" dico" è l'inizio del super biscotto". Invece i liguri tornano in vantaggio, subito però vanificato dal 2-2 di Rolando Bianchi. Penso" ecco, al 96' daranno un rigore al Torino".
Invece, a due minuti dal termine il Principe segna ancora. E stavolta è finita veramente.
Difficile crederci, ma il miracolo è avvenuto.
Intanto a Verona la partita è già finita da un pò, con i mussi che festeggiano la salvezza e noi carichi al massimo dopo il triplice fischio all'Olimpico.
Il nostro destino è tornato nelle nostre mani.
Contro il Catania.
Tocchiamo ferro.
FINO ALLA FINE FORZA BOLOGNA

IL PUNTO SUL BOLOGNA


Marco Di Vaio ha pareggiato i conti in Bologna-Lecce (Grazia Neri)
I casi della vita: Sergio Volpi, giocatore tra i più contestati dagli ultras felsinei di questa tribolata stagione segna la rete al 93' che tiene in vita il Bologna, l'altro, Beppe Papadopulo, manda virtualmente in B quel Lecce che, con tanta fatica e ostinazione, era riuscito a portare, a giugno, nella massima serie. Questa è in pillole la domenica vincente di un Bologna che, pur giocando male anche in 10 contro 11 e con l'aiuto fin troppo evidente della terna arbitrale (primo goal in netto fuorigioco) conquista tre punti vitali, sempre ad un lunghezza a quel Torino vincente a Napoli. E' stata forse una delle peggiori prestazioni stagionali della squadra di Casteldebole, anche se stavolta, complice una serie di fortunati eventi già elencati prima, ha avuto la meglio su un Lecce per un nulla inferiore, che non ha meritato per nulla la sconfitta. C'è qualcosa da salvare, oltre ovviamente al risultato, nel Bologna di domenica? No, anche se c'è da segnalare l'ennesima perla dello stratosferico Marco Di Vaio (23esima rete stagionale) arrivato alla centesima rete in serie A: un record che raggiunto solo da veri grandi.

Ora però, archiviata la vittoria più che fortunata col Lecce, si pone all'orizzonte l'ennesimo scontro salvezza, l'ennesima sfida da dentro o fuori, quello col Chievo di Di Carlo, al Bentegodi: partita tutt'altro che facile. Premessa: giocando come domenica, i rossoblù non avrebbero possibilità neanche contro il Sasso Marconi, figuriamoci poi contro una squadra riuscita nell'impresa di pareggiare al “Ferraris” contro un Genoa in piena corsa Champions. Che squadra schiererà il Papa? Ancora non si sa, c'è da cambiare molto rispetto all'undici di domenica, in particolare l'assetto tattico del centrocampo, orfano di Volpi (squalificato) ma che riabbraccerà il rientrante Mudingay. Poche sono finora le certezze, anche se una cosa è sicura: domenica prossima si deciderà buona parte del futuro di molte squadre in lotta per non retrocedere

Le pagelle di Bologna-Lecce

ANTONIOLI: nulla può sul goal salentino, bravo però a sventare dei pericoli in alcune occasioni VOTO 6
ZENONI: senza dubbio una delle più grosse delusioni dell'anno VOTO 5
CASTELLINI: quando ha palla lui, mi tremano le gambe VOTO 5,5
MORAS: ok, l'unico a salvarsi nel reparto difensivo, l'unico a dare sicurezza VOTO 6 più
TERZI: il goal salentino inizia da una sua palla persa, a parte quel piccolo errore si riscatta giocando una discreta partita, ma niente più VOTO 5-6
MUTARELLI: tanta legna, ma non ditemi che ha dei buoni piedi VOTO 6
MINGAZZINI: solito faro in mezzo al campo, brilla però meno di altre volteVOTO 6
VOLPI: grazie vecchio volpone: con la tua rete siamo ancora vivi. Quattro goal e secondo miglior realizzatore della squadra: chi lo critica, permettetemi la parola, è un coglione VOTO 7,5
VALIANI:bah............tanta corsa, ma secondo me rimane il fatto che non è da a VOTO 5,5
OSVALDO: non riesce a ripetere la buona prestazione di Torino, non fa malissimo, ma da lui mi aspetto molto molto molto ma molto di più VOTO 5,5
DI VAIO: sette perchè segna(anche se in fuorigioco) e fa l'assist per Volpi. Unico VOTO 7
PAPADOPULO: non ho molto capito i cambi, ma alla fine ha ragione lui VOTO 6,5
MARCHINI: oggi pessimo, ma non stava bene fisicamente VOTO 5-
MARAZZINA: no comment VOTO 5
AMOROSO: sufficienza di stima VOTO 6

IL PUNTO SUL BOLOGNA


Pablo Daniel Osvaldo con la sua nuova maglia del Bologna (Grazia Neri)

Ormai a Bologna stanno decidendo se dedicargli una statua, magari in Piazza Maggiore vicino a quella del Nettuno: Marco Di Vaio, grazie alla sua ventiduesima perla in campionato tiene in vita i felsinei, facendo ottenere alla sua squadra, con il penalty nel finale di gara, un punto d'oro in casa del Torino, sempre a più uno, ma che ha un calendario sulla carta più difficile.

Dopo un primo tempo quasi dominato dai padroni di casa (passati in vantaggio con un rigore quantomeno dubbio, poi trasformato da Rosina), i rossoblù hanno giocato una ripresa eccezionale, attaccando all'arma bianca con una grinta ed una voglia d'altri tempi.

Bravo Papadopulo ad inserire gli uomini giusti, come Amoroso e Osvaldo, il migliore senza dubbio, che si è guadagnato il calcio di rigore della speranza, dopo che in precedenza si era fatto notare per alcune belle serpentine in area di rigore. Finalmente l'italo-argentino ha dato prova delle sue potenzialità, ma ora deve anche segnare: se si sveglia, la salvezza non rimane un obiettivo così impossibile.

Bene anche Marchini, entrato anch'egli nella ripresa, così come Moras e Volpi, che si è anche riappacificato con i tifosi rossoblù, presenti ieri in 1500 all'Olimpico. Ora però, messa da parte la soddisfazione per questo importantissimo punto, bisogna già pensare a domenica quando, al Dall'Ara, arriverà un Lecce assetato di punti: il prossimo match sarà davvero da dentro o fuori per entrambe le formazioni; chi vincerà, infatti, farà un grande passo, se non enorme, verso la salvezza.

Che Bologna schiererà il Papa in questo nuovo cruciale appuntamento? Molto probabilmente lo stesso modulo delle due partite, con l'impiego di Osvaldo dal primo minuto dietro a Di Vaio, per un 4-4-1 con il ritorno di Belleri in difesa e della coppia Mingazzini-Mutarelli a centrocampo.

Un'ultima nota sullo sfortunato Federico Casarini: a Torino aveva esordito per la prima volta da titolare, ma dopo 10 minuti scarsi è dovuto uscire per infortunio. Tanta sfortuna per il ragazzino dell'89, che comunque avrà certamente ancora occasioni per dimostrare tutto il suo valore.

Le pagelle di Torino-Bologna

ANTONIOLI: torna e gioca una partita senza sbavature; mai però che pari un rigore, ma questo è troppo VOTO 6
ZENONI: attento sulla corsia di destra, bravo anche a spingere nel primo tempo VOTO 6
CASTELLINI: buona partita, regge insieme ai suoi compagni all'assalto granata, anche se pesa come un macigno sulla sua prestazione il presunto fallo su Rubin da cui è scaturito il rigore per il Toro VOTO 6-
MORAS: attento sempre ed in ogni occasione. Sta tornando ad essere una garanzia VOTO 6,5
TERZI: gioca in non ruolo non suo, ovvero il terzino, ma se la cava discretamente VOTO 6 più
VOLPI: nella ripresa prende in mano la squadra e guida l'assalto dei suoi VOTO 6,5
CASARINI: che sfiga...................VOTO N.G.
MUDINGAY: solita diga in mezzo al campo, anche se è sempre troppo nervoso VOTO 6
VALIANI: finalmente un bel match, corre come un dannato spingendo in attacco e dando una mano importantissima in difesa. Cercasi continuità VOTO 6-7
COELHO: non so più cosa dire...........VOTO 5
DI VAIO: 22esimo goal, una rete, quella dal dischetto, che ci tiene a galla, e solo questa vale il suo voto odierno VOTO 6,5
AMOROSO: pallonetto delizioso per Osvaldo da cui arriverà il rigore per noi: deve assolutamente giocare titolare VOTO 6,5
MARCHINI: un movimento da punta di razza nel secondo tempo, viene fermato da un super Calderoni. Convincente VOTO 6 più più
OSVALDO: il migliore. Entra e cambia il match, prima sfiorando un goal dopo un'azione travolgente, poi guadagnandosi il rigore. Deve giocare sempre così VOTO 7
PAPADOPULO: azzecca i cambi alla perfezione, ma per favore mister non far giocare più Coelho VOTO 7

LE PREVISIONI IMPREVEDIBILI di titio

Valzer delle panchine previste per la prossima estate.
In primis, rivoluzione in casa Juve: via Ranieri ( Spagna o Inghilterra), dentro subito Conte, voluto a furor di popolo e di spogliatoio, con Nedved che, appese le scarpette al chiodo, ricoprirà il ruolo di direttore tecnico, e Del Piero che sarà il secondo del mister, svolgendo il ruolo di vice allenatore-giocatore .
Cambio anche alla Roma ( la Sensi e tutto l'ambiente ne hanno piene le palle di Spalletti): il sostituto? Allegri, reduce da un ottimo campionato col Cagliari, che si porterebbe con sè Daniele Conti per la gioia del padre campione del mondo '82 e Marchetti, per sostituire il partente Doni(tornerà in Brasile=.
Al Cagliari arriverà Beretta, ansioso di rivincite dopo l'annata sfortunata col Lecce che avrà con sè anche Barusso e Okaka, girati come contropartita dei due sardi finiti in giallorosso.
Il Bari sostituirà il partente Conte con Colantuono.
Fine di cicli anche nella Genova blucerchiata e nella Roma biancoceleste: le due società finaliste di Coppa Italia, cambieranno nonostante tutto i loro due tecnici. A Formello sarà promosso capo allenatore quell'Igli Tare che tutti noi bolognesi ci ricordiamo, mentre a Genova, per sognare in grande, arriverà nientepopòdimenoche Mancini, che allenerà la nuova coppia dei gemelli del goal Cassano-Pazzini (che rimarranno entrambi sotto la Lanterna).
Ancelotti andrà al Chelsea, portandosi con sè Kakà e Hiddink al Milan, che sarà seguita da Drogba. Confermato Giampaolo al Siena, così come Di Carlo al Chievo, mentre all'Udinese approderà Del Neri, insieme a Guarente. All'Atalanta tornerà Delio Rossi.
Zenga
alla Fiorentina e Prandelli all'Inter, con Mourinho che non saprà resistere al fascino dei petrol-dollari del City.
A Catania siederà sulla panchina Acori, con Pasquale Marino a Livorno.
Via Orlandi a Reggio in ogni caso, con Bisoli a sostiuirlo.
In caso di promozione, il Cesena prenderà Arrigoni, che sarà seguito da Pozzi, Confalone e Bernacci.
E il Bologna? So tutto, ma non dico nulla




IO CI CREDO


Siamo sull'orlo di un burrone.
Siamo moribondi, ma non ancora morti.
Siamo sul filo di un rasoio.
Siamo in bilico, ma nonostante tutto siamo ancora qua. Sempre ad un solo dal paradiso.
Sabato, finita la partita, sembrava davvero che fosse tutto finito, la rassegnazione di Menarini("è finita" disse alla figlia dopo il goal di Barreto), la desolazione di una curva che, nonostante avesse sostenuto per tutto il match la squadra, aveva assistito alla decima sconfitta stagionale contro l'ultima in classifica, con la conseguenza di aver anche resuscitato quest'ultima(ora a soli 3 punti da noi) e una depressione generale, con in testa la convinzione che non ci fosse proprio nulla da fare, che la retrocessione fosse oramai inevitabile.
Eppure oggi, dopo aver visto i risultati delle nostre dirette concorrenti, mi è rimasta una piccola speranza: sì, perchè a parte il Lecce(che ha pareggiato contro una Juve in crisi e senza voglia), il Torino ha perso e noi ci presenteremo all'Olimpico sotto di un solo un punto.
Con la consapevolezza di dover vincere a tutti a costi e di sapere che, molto probabilmente, questa sarà l'ultima chiamata: perchè se perderemo, allora sì che sarà veramente finita.
Ora noi dobbiamo dare un'altra prova che siamo il pubblico migliore del mondo: dobbiamo sostenere i nostri ragazzi ancora una volta, fargli capire che no, non ci siamo ancora arresi.
Lasciamo da parte le ruggini con i giocatori, come il cosiddetto "caso Volpi"(la moglie del giocatore è stata aggredita), basta: dobbiamo essere tutti uniti e sono sicuro che così, vincere all'Olimpico non sarà un'impresa impossibile. Aspettiamo a fare processi e quant'altro, almeno prima che la matematica non ci condanni: sempre e solo fino alla fine FORZA BOLOGNA!

Le pagelle di Bologna-Reggina

Colombo: forse un pò in avanti nell'azione del secondo goal, ma nel finale sventa un goal già fatto ipnotizzando Brienza voto 6
Zenoni:
partita senza infamia nè lode, ma avrebbe dovuto spingere un pò di più in avanti, perchè Costa non è mai stato un gran difensore voto 5,5
Terzi:
buona partita, concentrato e pulito; solo troppo macchinoso e lento a reagire nell'azione della prima rete, ma come tutti sanno non è colpa sua voto 6
Moras:
il migliore, senza dubbio, e non solo per il goal, ma anche per un partita difensiva senza troppe sbavature voto 6,5
Belleri:
pesa come un macigno, sulla sua prova, l'errore nell'occasione della prima rete amaranto: tiene infatti in gioco Brienza voto 5
Mutarelli:
brutto passo indietro rispetto a domenica scorsa; la voglia non manca, ma è troppo impreciso, come nella ripresa quando lancia in porta Brienza, che però sbaglia da solo davanti a Colombo voto 5,5
Mingazzini:
capitano morale di questo Bologna, è sempre un leone in campo. La sua assenza a Torino peserà come un macigno voto 6 più
Mudingay:
troppi falli e troppo nervoso: giustamente sostituito voto 5,5
Valiani:
non incide mai e quando potrebbe, fa un cross troppo alto per Di Vaio che era da solo con la porta vuota. Dispiace dirlo, ma non è da serie A voto 5 più
Adailton:
era già stanco dopo il riscaldamento: per favore, a giugno vai a Rio insieme a Cesar e Salvatori, e non fatevi vedere mai più voto 5..
Di Vaio:
un bel tiro all'inizio e poi niente. Quando non va lui, la squadra non vince, è un dato di fatto voto 5
Papadopulo:
almeno dopo oggi, ha capito che non è il caso di schierare Adailton voto 5,5
Osvaldo:
un errore grossolano davanti al portiere avversario ed una traversa. La fortuna non lo aiuta voto 6-
Coelho:
una gradita sorpresa. Dà una scossa alla squadra, salta l'uomo sulla fascia, fa dei cross decenti e becca una traversa incredibile. Molto meglio del moribondo connazionale Adailton voto 6,5
Marazzina:
troppo poco per giudicare voto s.v.