IL PUNTO SUL BOLOGNA


Pablo Daniel Osvaldo con la sua nuova maglia del Bologna (Grazia Neri)

Ormai a Bologna stanno decidendo se dedicargli una statua, magari in Piazza Maggiore vicino a quella del Nettuno: Marco Di Vaio, grazie alla sua ventiduesima perla in campionato tiene in vita i felsinei, facendo ottenere alla sua squadra, con il penalty nel finale di gara, un punto d'oro in casa del Torino, sempre a più uno, ma che ha un calendario sulla carta più difficile.

Dopo un primo tempo quasi dominato dai padroni di casa (passati in vantaggio con un rigore quantomeno dubbio, poi trasformato da Rosina), i rossoblù hanno giocato una ripresa eccezionale, attaccando all'arma bianca con una grinta ed una voglia d'altri tempi.

Bravo Papadopulo ad inserire gli uomini giusti, come Amoroso e Osvaldo, il migliore senza dubbio, che si è guadagnato il calcio di rigore della speranza, dopo che in precedenza si era fatto notare per alcune belle serpentine in area di rigore. Finalmente l'italo-argentino ha dato prova delle sue potenzialità, ma ora deve anche segnare: se si sveglia, la salvezza non rimane un obiettivo così impossibile.

Bene anche Marchini, entrato anch'egli nella ripresa, così come Moras e Volpi, che si è anche riappacificato con i tifosi rossoblù, presenti ieri in 1500 all'Olimpico. Ora però, messa da parte la soddisfazione per questo importantissimo punto, bisogna già pensare a domenica quando, al Dall'Ara, arriverà un Lecce assetato di punti: il prossimo match sarà davvero da dentro o fuori per entrambe le formazioni; chi vincerà, infatti, farà un grande passo, se non enorme, verso la salvezza.

Che Bologna schiererà il Papa in questo nuovo cruciale appuntamento? Molto probabilmente lo stesso modulo delle due partite, con l'impiego di Osvaldo dal primo minuto dietro a Di Vaio, per un 4-4-1 con il ritorno di Belleri in difesa e della coppia Mingazzini-Mutarelli a centrocampo.

Un'ultima nota sullo sfortunato Federico Casarini: a Torino aveva esordito per la prima volta da titolare, ma dopo 10 minuti scarsi è dovuto uscire per infortunio. Tanta sfortuna per il ragazzino dell'89, che comunque avrà certamente ancora occasioni per dimostrare tutto il suo valore.

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