ALZATI E CAMMINA!


La Effe c'è, la Effe è rinata.
Come l'araba fenice: dichiarata morta, ha smentito tutti, risorgendo dalle proprie ceneri.
Perchè il cuore Fortitudo non smette mai di battere. Certo, sembrava si fosse fermato per sempre, sembrava non ci fosse nulla da fare, avendo ormai raggiunto lo status di malato terminale. Spacciata, finita. E invece no.
 Mai dire mai, quando c'è di mezzo l'Aquila: la sua resurrezione è stato un processo lungo, pieno di ostacoli e salite, non c'ha messo i fatidici tre giorni per tornare tra i vivi.
Era l'estate del 2010, quando l'ultima Effe riconosciuta come tale all'unanimità, si ammalò gravemente.
Era il 14 luglio 2012, quando ne fu constatato il decesso.
Ma i medici avevano sbagliato i loro calcoli: oggi, in data 9 maggio 2013, il presunto morto si è alzato.
Ancora troppo debole per camminare, dovrò attraversare un periodo di riabilitazione per tornare ai livelli di una volta. Ci sarà tempo, non c'è fretta.
L'annuncio gioioso è giunto in mattinata, quando l'usurpatore del trono Giulio I, ha alzato bandiera bianca: mi arrendo, rendo a Cesare quel che è di Cesare.
E' l'ora della restaurazione, è l'ora che torni il legittimo erede del regno.
Il bello è che tale identikit non risponde alla figura di una singola persona, no, ma di un gruppo di persone.
Si chiama Fossa di Leoni: è il gruppo, l'ente, la tifoseria, chiamatela come volete, che ha assistito la moribonda Aquila in questo suo tortuoso cammino, nonostante molti le avessero voltato le spalle, rinnegandola e tradendola scendendo a patti col nemico. Ma la Fossa no, non sarebbe stata in grado di scendere a compromessi: vogliamo la vera Effe, non una pallida imitazione.
E quella che rischiava di tramutarsi in una battaglia contro i mulini a vento, ha finito per ottenere un'insperata vittoria: la Fortitudo torna in mano ai legittimi proprietari, ai suoi Leoni.
Certo, il cammino è ancora lungo. Sì, probabilmente si ripartirà dalla C regionale. Fa lo stesso.
La Fortitudo è tornata, tutto il resto è noia

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